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I doni della natura: L'ARANCIO

Il colore del frutto, simile al sole prossimo al tramonto, ha ispirato una spontanea evoluzione della parola secondo la quale la traduzione di aranci sarebbe aurantia poma “pomi d'oro”. L'etimologia della parola, secondo il medico Mattioli, deriva dal sanscrito nara-ganja, che significa “gusto degli elefanti”. Gli spagnoli la chiamano naranja. Il nome latino è Citrus sinensis.

L'arancio è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutacee. Si diceva che i primi alberi d'arancio fossero stati portati dagli arabi in Sicilia e Calabria, attraverso la via della seta.
Dalla scorza dei frutti freschi viene estratto per semplice pressione, senza bisogno di ricorrere a processi di distillazione, l' olio essenziale di arancio dolce.
Dalla pianta vengono estratti altri tipi di olio essenziale.
Dai fiori si estrae un olio chiamato neroli.
Dalle foglie viene estratto un olio chiamato petit grain.
L'arancio amaro o melangolo (Citrus bigaradia) è un alberello dalla folta chioma. La corteccia è nerastra e il legno è durissimo. I frutti sono più piccoli di quelli dell'arancio comune.

Un episodio mitologico narra la leggenda di Atalanta, che aveva deciso di rimanere vergine.
Abile cacciatrice, durante una gara rallentò la corsa per cogliere splendidi frutti e favorire così Ippomene, mitico eroe che vinse la gara, a cui la fanciulla sottoponeva i suoi aspiranti.
“Raggia davanti all'uscio una gran pianta,
che fronde ha di smeraldo e pomi d'oro:
e pomi che arrestar ferno Atalanta,
che ad Ippomene dierno il verde alloro.”

In Sicilia, i fiori bianchi dal profumo intenso, chiamati zagare, sono diventati il simbolo delle nozze. I fiori d'arancio vengono usati per decorare la capigliatura della sposa.
I frutti sono invece usati per decorare la bardatura dei buoi che trainano il carro nuziale.

BENESSERE
Il profumo di questo frutto è un buon ansiolitico, rilassa e allenta la tensione nervosa.
Assunta prima dei pasti, l'arancia è un ottimo tonico stimolante dell'appetito.
Nei disturbi della digestione, quando il sistema non è più in equilibrio e lo stomaco manda segnali come dolore, bruciore, gonfiori, pesantezza, nausea, vomito, l'essenza di arancio possiede proprietà digestive efficaci nella cura dei disturbi gastrointestinali.
Questo rimedio cura anche le infiammazioni delle gengive quando appaiono arrossate, gonfie, sanguinanti. Si usano due gocce in un bicchiere d'acqua per frizioni e sciacqui.
I fiori d'arancio sono un eccellente sedativo, utile nelle cure dell'insonnia in particolare di quella iniziale. Le foglie facilitano la digestione.
I frutti sono ricchi di proprietà benefiche, fonte di vitamine C, A, una parte di quelle del gruppo B. Sono considerati tonici, antiscorbutici, digestivi, sedativi, giovano agli epatici. Grazie a tali virtù, nel linguaggio dell'amore le arance evocano il simbolo della Generosità.

Un buon connubio: arancio e cannella!
L'arancio è un inno alla gioia, esprime l'amore per la vita, la creatività, la soddisfazione, è nutrimento, fa emergere i talenti, aiuta a dare senza aspettarsi nulla.
La cannella è il simbolo del fuoco della vita, accende, rivitalizza, ispira, è una fiamma che illumina, come la Fenice che rinasce dalle proprie ceneri.

Acqua profumata ai fiori di arancio: ricetta originale siciliana.

  • 200 gr di fiori di arancio ( zagare fresche )
  • 100 gr di zucchero (va bene di canna)
  • 3 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 2 tazze di acqua

Immergi i fiori di arancio in una ciotola con acqua fredda e bicarbonato (l'acqua deve coprire completamente i fiori ).
Lasciali in ammollo per 10 minuti.
Trascorso il tempo scola i fiori e mettili in un pentolino con 2 tazze di acqua e lo zucchero , porta a bollore il tutto.
Quando il composto sara’ freddo, metti il liquido ottenuto in un contenitore e conservalo in frigo.


Vittoria Vittori,
Naturopata e collaboratrice di Cucina per l'Anima